SETSU-BUN ottavo mese



In questo post trattiamo il significato culturale, storico e filosofico del lavoro di ricerca che svolgiamo nel dojo NITEN ICHI RYU di spada, del Qi Gong scuola “Le Quattro Direzioni”

Oltre all’attenzione verso la tecnica (il movimento), ci tengo sempre ad approfondire la visione culturale e storica degli eventi, che ho potuto a mia volta esplorare nel corso dell’esperienza nell’ambito delle discipline giapponesi. Completare la pratica con una più approfondita conoscenza generale facilita il superamento delle varie fasi di apprendimento che l’arte impone, guidando la crescita personale del praticante.

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Quando l’inverno si trasforma in primavera setsu bun:
ottavo mese


Prima della caduta del governo degli Shogun, all’inizio del regno attuale, il primo giorno dell’ottavo mese era considerato giorno di vacanza, specialmente a Yedo, così era chiamata Tokyo, poichè quello era il giorno in cui, nel diciottesimo anno del periodo Tensho (1589) Iyeyasu, primo Shogun della dinastia Tokugawa, fece il suo ingresso per la prima volta nella città. Questa festa è tuttora celebrata dai proprietari terrieri con il nome Hassaku.
Il quidicesimo giorno dell’ottavo mese del vecchio calendario,la gente usciva ad ammirare la luna piena, e faceva ad essa offerte di dango, un dolce di riso, fagioli e zucchero. Lo sport conosciuto come <>, in giapponese Tsuna hiki, offriva un’occasione di divertimento la sera, per i ragazzi dei villaggi rivali o a bande avversarie dello stesso luogo, e talvolta anche persone adulte si univano al gioco. Ogni squadra si muniva di una grossa fune di paglia di riso, con in cappio ad un’estremità: veniva introdotto un bastone attraverso i due cappi, in modo da unire le funi, dopo di chè le due parti potevano cominciare a dar strattoni. Quella delle due squadre che veniva tirata oltre la linea di divisione era derisa e schernita. E la stessa vergogna ricadeva sulla squadra alla cui fune succedeva di rompersi durante lo sforzo. Questa pratica appartiene al passato.
Dalla metà di luglio alla metà di agosto gli agricoltori vivono un periodo di inquietudine, perchè le loro piantagioni di riso potrebbero morire per mancanza d’acqua se non dovessere piovere per un lungo periodo di tempo. In tale emergenza, i cittadini pagano un monaco Shinto perchè implori il dio locale affinchè faccia piovere, e se questa richiesta risulta inefficace, gli abitanti di parecchi villaggi si uniscono a formare una processione preceduta da grandi tamburi, uno o due dei quali si trovano in ogni villaggio, e uomini, donne e, talvolta, bambini inscenano semplici pantomime che fanno parte del rito propiziatorio.


SETSU-BUN
Quando l’inverno si trasforma in primavera (anno1909)
L’Angolo Manzoni Editrice

 

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