Quante volte è capitato di pensare ad un evento o dare un giudizio affrettato verso una nuova conoscenza, per poi avere un’esperienza molto diversa de quella che ci eravamo aspettati, rischiando quindi di distruggere un futuro rapporto?

La realtà è completamente diversa da quello che pensiamo.

Qualche volta mi è capitato di voler interpretare un fatto secondo una certa visione e di accorgermi, dopo breve tempo, che il mio pensiero era distante dalla realtà.
Una frase che mi aiuta ad orientarmi in questi casi è: ”quello che tu pensi non è la realtà”

La realtà degli altri.

La percezione della nostra realtà è sempre distorta dalle esperienze del passato, che non sono mai le stesse esperienze degli altri.

Allora cosa dobbiamo pensare?

Ci sono tre parole che mi ripeto sempre quando devo relazionarmi: ”non pensare, ascolta” . Ovvero: non pensare con la mente ma ascolta con lo spirito .

Un fatto personale accaduto qualche settimana fa mi ha fatto comprendere che i ricordi negativi che sono nella mente non devono avere nessun privilegio: sono proprio quelli che ti possono rendere rabbioso, rancoroso e a volte boicottano il futuro.

 


 

Un futuro senza ricordi?

 

Il passato è molto importante per il nostro futuro: i nostri ricordi positivi, quelli che aiutano a sentirsi bene sono quelli dello spirito; quindi privilegiamo i ricordi del nostro spirito e diamo l’importanza che devono avere (poca), ai ricordi della mente.

 

Se diamo troppa importanza alla mente, la realtà cambia aspetto. E l’aspetto che prende può essere triste, anche drammatico, e portarci a prendere decisioni estreme.

 

Buonasera Maestro.


Come ci siamo detti, ti trascrivo quanto annotato sul mio quaderno durante la lezione di stamane.

”Lascia che il tuo spirito prevalga sulla tua mente.”
I ricordi fanno parte della tua vita, ma non lasciartela condizionare da essi, altrimenti lo spirito resta represso.

In quest’ultima settimana ho finalmente aperto gli occhi, dopo molti anni. 


 

Il Maestro mi dice che il mio tiro oggi è SERENO. Si. É vero.
Sono serena nonostante mi abbiano raccontato che una delle mie amiche più care é morta “perché non aveva alternative”.


 

Non poteva chiamarmi? No. Non poteva.
Non poteva dirmi il dramma che viveva perché io ero l’unica a cui non poteva (per orgoglio) rivelarlo. Lei, che mi considerava una “senza le palle” perché non avrei mai rinunciato a Torino per trasferirmi al mare, dove “si sta bene e si vive meglio” mi diceva sempre. Già. ..
”Cara S.,oggi il mio Maestro, (che sicuramente avrebbe potuto offrire una valida alternativa ad uscire dal “tunnel” in cui ti eri cacciata,per rabbia,per noia,per sai solo tu i veri motivi) ha capito che sono serena.

 

Ed è vero.
Respiro e vivo la mia vita assaporando ogni respiro e respirando il mio spirito libero. Felice di ogni mio passo ed ogni mia scelta. Mi spiace solo che tu non abbia mai potuto vivere questa sensazione:ti sarebbe piaciuta. Ma avresti dovuto PERDONARE senza dimenticare. Io l’ho appena fatto con te.”
Ecco ciò che è uscito dalla lezione di oggi.
Grazie e buona serata. C.R.



Erano molte settimane che provavo a comunicare attraverso un articolo, continuavo a cestinare qualsiasi cosa scrivessi, non riuscivo ad esprimere quello che volevo dire, all’improvviso l’aiuto è arrivato da una e-mail di una nostra amica di percorso, per questo la ringrazio: ha raccontato un’esperienza forte che accompagnerà il nostro viaggio.

 #determinazioneartigiapponesi

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