Maestri di Qi Gong come fare ad avere degli ottimi allievi?

  


In questo post vorrei condividere la mia esperienza con chi si sta avvicinando all’insegnamento. Non dimentichiamoci che l’allievo che si avvicina per la prima volta all’arte che insegnate, non è motivato come siete voi ora, ma è simile a come eravate voi all’inizio del vostro cammino.


Per quale motivo un allievo si iscrive
I motivi possono essere diversi:
1) E’ affascinato dai racconti di una persona a cui tiene, la quale ha praticato la disciplina in precedenza.
2) Ha letto uno o più libri.
3) E’ attirato dall’abbigliamento o da ciò che quella specifica arte rappresenta per lui.
4) Vuole migliorare la propria salute, oppure vuole riprendere la forma fisica perduta.
5) E’ curioso; assistendo ad una lezione può essere attratto dall’ambiente, dagli altri praticanti, dall’insegnante, o anche da tutti questi elementi insieme.

Questi motivi valgono sia se il praticante affronta questo viaggio con lo scopo di diventare semplicemente un allievo, sia se ha l’obiettivo di diventare un insegnante. 
A tutte queste ragioni se ne aggiunge un’altra che dovrebbe essere fondamentale: la passione che arriva dal cuore.
Da come ho potuto verificare, nella maggioranza dei casi è così: la passione per l’arte del Qi Gong, porta nella vita delle persone una nuova visione, che abbina il puro e semplice movimento allo spirito, la parte più profonda di noi stessi.



“Regala la tua assenza, a chi non dà valore alla tua presenza” (Oscar Wilde)


Non sempre però le cose vanno nel modo giusto: a volte ci troviamo di fronte ad una persona che non ha ben compreso l’essenza profonda dell’insegnamento, per motivi caratteriali, o per problemi personali che non è riuscita a risolvere in passato.
Che si tratti di un allievo o di un insegnante, emergerà che non prova una vera passione per ciò che sta praticando. Infatti, come si può trasmettere quello che si sta imparando, senza un po’ di umiltà?
Mettersi in conflitto con un insegnante o con gli altri praticanti, spesso è una richiesta di attenzione mal espressa. Purtroppo può creare disagio a tutto il gruppo.

Come lo affronto, in qualità di insegnante?
Nel mio lungo cammino, prima da allievo e poi da insegnante, mi è capitato di assistere alle situazioni appena descritte, più e più volte. 

Non sempre si può scegliere con chi condividere la nostra passione, ma dobbiamo fare di tutto perché nessuno disturbi il nostro percorso. Saper dire di “NO” in certe circostanze è fondamentale, per due motivi:
-per preservare tutto quello che abbiamo costruito con fatica e dedizione nel tempo;
-per il rispetto che dobbiamo a chi ci ha scelto come insegnanti.
I ricordi più belli, e sono molti, rimangono; quelli spiacevoli non condizionano più di tanto il mio personale futuro, anzi mi aiutano a trasformarli in insegnamenti positivi.

#maestriqigong #personaltraineolistico

www.duecieli.it










Commenti