Il DOJO NITEN ICHI RYU




IL DOJO NITEN ICHI RYU
IaijutsuIwakura Nei Gong   – Qi Gong

L’INGRESSO NEL DŌJŌ E’ RISERVATO A COLORO CHE VOGLIONO PRATICARE CON SERIETA’ E DEDIZIONE.

Non c’è un metodo di preparazione alla pratica. E’ sufficiente fare pratica.

Arriva al Dōjō sempre con il necessario anticipo per cambiarsi d’abito con concentrazione e senza fretta. La pratica non inizia nel momento in cui si inizia il lavoro, bensì in tutti i momenti che precedono l’ingresso al Dōjō.

Che tu sia un principiante o abbia già esperienza nella pratica, la tua presenza nel Dōjō è di fondamentale importanza. Cerca di vincere la pigrizia e le tue resistenze e di organizzare la tua vita in modo da essere il più presente possibile alle sedute di pratica.

Liberati di collane, bracciali, orecchini, orologi, abbandona tutto. Per praticare non abbiamo bisogno di abbellimenti, ma di abbandonare i nostri attaccamenti.

Studia con profitto, serietà e dedizione e il tuo insegnante sarà sempre presente per aiutarti nel tuo percorso.

Quando entri nel Dōjō, abbandona ogni preoccupazione di fama e di profitto; lascia alla porta i pregiudizi di razza, di sesso e di condizione sociale.

La pratica inizia all’ora esatta, in un silenzio ed in un immobilità assoluti. Sii pronto nel Dōjō almeno cinque minuti prima dell’inizio (il secondo colpo del Taiko o del Moppan ricorda che a breve inizierà la pratica). Una volta che è suonato Nijo (i due colpi che segnano l’inizio) nessuno può più entrare nel Dōjō. Chi arriva in ritardo per cause di forza maggiore deve aspettare il termine dei saluti cerimoniali e il permesso del Maestro.

Si entra e si esce dal Dōjō inchinandosi: è un segno di rispetto verso l’arte, un ringraziamento per tutto ciò che di valido essa ha offerto. Viene eseguito il rito del Soji (pulizia): gli allievi puliscono l’ambiente, preparandolo per una buona pratica e lasciandolo in ordine per i successivi allenamenti. Tale gesto è il simbolo della purificazione del corpo e della mente: ogni praticante si prepara ad affrontare il mondo esterno con umiltà, dote necessaria per apprendere l’arte marziale.

Cerca di agire sempre in armonia con gli altri e con l’ambiente in cui ti trovi a vivere; non permettere a te stesso di isolarti nelle tue preoccupazioni o rigidità, ma comprendi che l’arte che ti appresti ad imparare è una pratica in cui conosciamo noi stessi, attraverso la relazione.

Nel Dōjō ci si muove con decisione (non trasognati) ma con passo grave e solenne percorrendo il perimetro della sala senza prendere “scorciatoie”. Ricorda costantemente la sacralità del luogo.

N
on lasciare mai il Dōjō senza avvertire, e senza il permesso dell’insegnante.


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