L’ARTE MARZIALE NELL’ERA MODERNA
Molte volte la spinta che porta ad avvicinarsi a queste arti è l’immaginario collettivo: l’invincibilità del samurai, la spada che da sola risolve i problemi, praticare con lo scopo della difesa personale, cercare un luogo dove scaricare la nostra rabbia, ecc..
Una premessa necessaria.
All’apertura delle frontiere giapponesi agli occidentali nel 1867, e alla conseguente caduta dello shogunato di Tokugawa, il pericolo era di perdere la propria identità culturale di molti secoli: così cercarono di salvare le loro arti di riferimento, la spada (Iaijiutsu). Cercando di unirle e codificarle in chiave moderna, venne eliminata la parte jiutsu diventando DO (VIA); questo è anche il periodo della nascita di nuove discipline giapponesi: Kendo, Judo, Aikido, Karate, ecc.
La trasformazione
La guerra civile che flagellò il Giappone per secoli, formò una casta di guerrieri molto specializzati al soldo dei padroni feudali. Nell’era moderna non era più indispensabile formare dei mercenari, ma sempre mantenendo le proprie tradizioni, formarono nel corpo e nello spirito i nuovi guerrieri per affrontare le moderne sfide che si stavano avvicinando. Questo ebbe un’importanza fondamentale delle antiche arti per i nuovi giapponesi, che si apprestavano ad affacciarsi nell’era moderna.
Che cosa puoi fare?
Allontanando la violenza fisica si ha la possibilità di avere una crescita umana molto più profonda, quindi non è più possibile pensare che queste arti portino distruzione. Sono termini che non appartengono più a quest’epoca: oggi queste arti portano dei benefici.
L’era moderna in cui viviamo non è esente da problemi, ma ora rispetto al passato abbiamo la coscienza di risolverli in modo pacifico e queste arti ci vengono in aiuto. Il praticare le arti giapponesi moderne ci dà la possibilità di trovare un equilibrio e formare un carattere forte adeguato all’era moderna, ci insegna con il lavoro di gruppo a fare parte di una comunità.
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