Esercizi di respirazione diaframmatica, esperienza vissuta



La rispirazione sperimentata nella vita reale

Perchè sono importanti gli esercizi di respirazione diaframmatica? Oggi lascio spazio per raccontare la sua esperienza ad Irene, una studentessa del PERCORSO INTRODUTTIVO ALLA NATUROPATIA .

La respirazione diaframmatica ventrale, è una tecnica poco conosciuta da noi occidentali, ma costituisce il cardine dei nostri corsi: sia di medicina cinese o di meditazione dinamica “Iwakura” o di Qi Gong medico della scuola “Le Quattro Direzioni” o delle arti giapponesi “Iaijutsu”.

Quella che stai per leggere è la verifica di Irene Giraldo, una nostra studentessa a distanza che ha presentato il resoconto dopo un intenso lavoro, seguendo le istruzioni indicate nel corso e praticando regolarmente.

Tutto questo dopo aver seguito con attenzione i filmati e la dispensa che sono parte del CORSO DI RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA VENTRALE .

Condivido con te la sua esperienza diretta, per mostrarti quali effetti (e benefici) si possono ottenere da subito con una pratica regolare ed attenta degli esercizi..

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Esercizi di respirazione diaframmatica: Verifica di percorso

 

Ho iniziato a praticare la respirazione diaframmatica nel mio posto preferito, il giardino.
Sulla respirazione diaframmatica del ventre ho dovuto lavorarci di più. Non essendo più abituata a respirare con il ventre, ma solo con la parte toracica, ci ho messo un po’ ad eseguirla.

Mi ha dato la sensazione di fare una cosa “strana”, come se non mi appartenesse.

Con il tempo ho sentito i suoi benefici. Per addormentarmi e spegnere la mente da diecimila pensieri inizio a concentrarmi sul mio respiro e respiro con il ventre.

Mi dà una sensazione di calore materno, mi sembra di sentire il calore della mamma e questo respiro mi coccola e mi porta a dormire serena e ad addormentarmi con tranquillità senza pensieri.

 

Seconda parte di esercizi: la respirazione diaframmatica addominale

 

Il respiro dal ventre l’ho applicato durante le meditazioni e mi porta ad una concentrazione maggiore su me stessa.

Un giorno mi sentivo gonfia, avevo un sacco di pensieri al lavoro e in più il mio ciclo era in ritardo di 5 giorni e quindi ero sommersa da ansia e paura.

Senza perdere la calma ho messo una musica con i suoni della natura in sottofondo e ho iniziato a respirare con il ventre. Ci ho messo un po’ a liberare la mente, ma dopo 20 minuti circa non sentivo altro che il mio cuore e la mia pancia.

Sentivo i gorgoglii, sentivo la sua tensione, la mia paura. Sentivo come tutto lo stress aveva bloccato il mio ventre. Ho appoggiato la mano destra sopra di esso ed ho continuato a respirare finché non ho sentito il momento di smettere.

Un’ora dopo il mio ciclo è arrivato e mi sentivo leggera, serena e ho ringraziato me stessa per essermi ascoltata. Mi sentivo meno tesa ed ho iniziato a dare un ordine a tutti i miei pensieri, liberandomi da quelli superflui e inutili.

 

Gli effetti degli esercizi di respirazione diaframmatica: una maggiore riflessione

 

Sto imparando ad essere meno impulsiva sul luogo di lavoro: prima di prendere qualsiasi decisione mi reco nel retrobottega ed inspiro ed espiro chiudendo gli occhi, sedendomi e rilassando i nervi tesi e la rabbia impulsiva che sopraggiunge .

Ho provato a praticare la respirazione veloce quando vengo irritata dalle parole di persone che giudicano me e il mio lavoro senza conoscermi e senza sapere il sacrificio e l’impegno con cui lo pratico.

Io la vedo come un modo per scaricare la tensione. Non so se sia corretto, ma buttare fuori l’aria così velocemente, mi permette di rendermi conto di buttare fuori, in quel preciso istante, la nube nera che mi offusca la mente.

 

Le tre respirazioni

 

Infine, l’esercizio delle tre respirazioni con le braccia è il mio preferito. All’inizio ero più attenta a compiere i movimenti e le respirazioni nel modo corretto. Dopo un po’ di giorni ed esercizio, le braccia si muovevano fluide e leggere da sole .

Adoro sentire l’aria inspirata che entra donandomi energia e sentire come essa fluisce espirandola fuori. Mi porta ad un rilassamento sereno, divento consapevole del mio corpo, del mio respiro, di me stessa.

 

La condivisione

 

Ho coinvolto una persona a praticare le respirazioni insieme a me in giardino.
All’inizio le provocava solo noia e non riusciva a respirare dal ventre, lo sentiva come un forte sforzo fisico.

Siamo andati oltre la settimana, perché non riusciva a concentrarsi sul ventre e respirare.

Rimaneva molto mentale e si preoccupava di iniziare a respirare in modo diverso dal solito: aveva paura che le capitasse qualcosa.
Superata questa paura e con la riuscita della respirazione, ha iniziato a piacerle la sensazione che le procurava. Con il tempo tramite la respirazione, che fossimo sedute in giardino o in camera, iniziava a dormire per il rilassamento che la respirazione le procurava.

Dopo un po’ la respirazione del ventre su di lei ha avuto un potere potentissimo: la portava a
rilassarsi così tanto da addormentarsi anche dopo pochi respiri: dorme pacifica e non si alza con i classici mal di testa o cervicali.

Avendo problemi di intestino irritabile, sta provando ad imparare ad ascoltare il suo ventre mentre respira. A concentrarsi sul suo io interiore, spegnendo la mente che la limita con le diverse paure di non farcela.

Ad un bagno di gong abbiamo usato la respirazione prima di iniziare a assaporare il suono del gong e il tutto ci ha portato ad una serenità profonda, ad uno stato di quiete piacevole.

 

Conclusioni

 

Non è stato facile respirare con il ventre, perché lo vedevamo entrambe come una cosa che “va fuori dagli schemi” e le cose nuove, i cambiamenti, provocano sempre quel stato d’ansia che ti fa dire: ” perché lo devo fare se sto bene così?”.

Andare oltre i limiti, gli schemi che ci imponiamo e che ci vengono imposti è una sfida ardua, ma il risultato che otteniamo è più che soddisfacente e ti fa dire: ” ce l’ho fatta e sto bene “.

Irene Giraldo
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