Ma io non sono capace… scopri perchè questa frase è priva di senso




Dire “non sono capace” è come tagliarsi le gambe prima ancora di cominciare

Se c’è una cosa che mi manda in bestia è sentir dire “non sono capace”. Dai tempi che insegnavo sci, questa frase mi ha sempre fatto alterare!

Di tanto in tanto vengono al dojo persone che assistono ad una lezione per capire se la disciplina interessa, ma rinunciano dichiarando la motivazione: il corso è molto bello, ma io non sono capace a fare queste cose.

Qualcuno non viene nemmeno ad assistere, per paura che le tecniche siano “difficili”.

Una sola riposta, molto ovvia, mi viene da rivolgere a queste persone che amano distruggere la propria autostima senza motivo:

“forse non ti è chiaro, ma se sei qui è perché DEVI ANCORA IMPARARE! Se tu fossi già Maestro, non avresti bisogno di venire al dojo, non credi?”

 

 

vieni a conoscere la spada giapponese

 

 

Far tacere la vocina “non sono capace” è un atto di maturità.

In tanti hanno rinunciato ad intraprendere un corso perché hanno pensato “io non so farle queste cose”. Ebbene, certo, può capitare di pensare e dire queste frasi che rappresentano un blocco, ma basta ragionarci un po’ su per capire che ci sono valide ragioni per non ascoltare questi veri e propri sabotaggi, no?

Quindi il “non so farlo”, va superato e bisogna avere il coraggio di confrontarsi con l’apprendimento.

L’apprendimento è un processo graduale. Lo conosciamo fin dalla nascita, e fin dai tempi della Scuola Elementare.

Se aspettiamo di fare solo le cose che sappiamo già fare, non si va più avanti! Chi agisce così non matura, non cresce, resta sempre al livello base, non aumenta le sue potenzialità ed esperienze…

Ma soprattutto entra a far parte di quelle persone che vivono di rimpianti e di ripensamenti, guardando su internet, da lontano, quelli che invece la voglia di apprendere qualcosa di nuovo ce l’hanno (e per questo diventano bravi).

 

Diventare “capace” dipende solo dalla perseveranza

 

Ho avuto moltissimi allievi  in tutti questi anni, soprattutto nei corsi di spada giapponese.

Le foto che vedi in questo post sono la testimonianza della passione con cui molti di loro praticano lo iaido, anche a casa, in questi giorni in cui non è possibile incontrarsi per l’allenamento.

Tutti loro hanno avuto un “primo giorno” in cui si sono sentiti impacciati, bloccati o ridicoli… qualcuno avrà sicuramente pensato “non ce la farò mai”, ma non si sono fermati.

Adesso sono migliorati molto, qualcuno sta diventando bravo, ed il merito è di aver fatto tacere la voce mentale “non sono capace”, per dedicarsi, semplicemente, ad imparare. Forse non ci hai mai pensato, ma : tutti quelli che adesso sono bravi in qualcosa, in passato non lo erano.

L’allenamento lungo e regolare, così come l’arte marziale insegna, è il segreto per riuscire, per arrivare agli obiettivi. Non solo nell’arte della spada, ma anche nella vita.

La perseveranza è tutto.

Negli anni ’70, il primo giorno in cui mi sono iscritto al corso di Karate, non sapevo nemmeno come indossare il kimono. Ho dovuto imparare tutto. Per molto tempo sono stato l’ultimo della fila, perché quello era il mio posto da principiante.

Oggi sono un Insegnante con 50 anni di esperienza. Ma questi 50 anni sono cominciati con il primo giorno, senza quello non esisterebbero.

 

Accettare di imparare fino a non dover più dire “non sono capace”, è un vantaggio anche per la crescita personale

 

Le persone arrendevoli, quelle che alla prima difficoltà si tirano indietro, sono anche, spesso, quelle che rimuginano troppo.

Finiscono per vedere solo le difficoltà e non i vantaggi, si vergognano, hanno paura delle novità. Quindi occorre pensare meno ed agire, anzi reagire alle nostre ansie, paure e titubanze!

Inoltre dire e pensare “non sono capace” porta anche male, perché ti convinci di non essere davvero in grado di fare qualcosa, che invece potrebbe essere più semplice e stimolante di quanto credi.

Se parti così, alla fine il risultato potrebbe essere davvero quello di provarci senza riuscirci!

E’ come un effetto nocebo (effetto placebo al contrario), non riferito alle sostanze ma al fatto che gli esseri umani sono altamente condizionabili e spesso basta credere a qualcosa per avere degli effetti.

Quindi se credi di non poterlo fare, ti convinci di non essere capace, ma se credi l’opposto, ovvero di poter essere in grado di farlo, allora avrai una forte motivazione che ti spingerà ad ottenere risultati soddisfacenti e positivi.

Quindi, prima di chiederti se sei o meno capace, chiediti quanto lo vuoi fare: il resto si impara e si perfeziona!

#determinazioneartigiapponesi

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