Il viaggio dell'allievo



Secondo la leggenda, quando era prossimo alla morte, Kano chiamò i suoi allievi e chiese loro di essere sepolto con la cintura bianca. Il messaggio era evidente. Il massimo esponente della sua disciplina abbracciava l’emblema del principiante per la sua vita e oltre, perchè riteneva che il viaggio dell’allievo, che cercava l’eccellenza per tutta la vita, non finisse mai. (Jigoro Kano, il creatore del Judo)

Nel tuo viaggio come nel mio, che è la vita, hai avuto momenti di debolezza e hai commesso degli errori: sono quelli che si ricordano di più, ma sono anche quelli che ti insegnano di più.
I momenti di successo (sarà strano), li ricordo poco: non mi hanno lasciato nulla se non un brevissimo momento di eccitazione, nessun segno che potesse servirmi per il futuro; ora sono molto distanti nella memoria.

Il viaggio dell’allievo

Un giorno, preparando un allievo ad un esame importante, mi sono accorto che il temperamento del ragazzo era messo molto sotto pressione, già a distanza di qualche giorno dall’evento.

Credeva di non poter fallire: c’erano tutti i sui compagni di pratica giunti da tutta Italia, in più la commissione era composta da cinque Maestri giapponesi di alto grado, che dovevano giudicarlo.

Sapendo che era molto emotivo, il lavoro si è concentrato meno sulla tecnica e più sul suo forte disagio nell’affrontare un esame impegnativo.

 

La lezione più importante: la calma

Il lavoro si è articolato principalmente sulla respirazione e su una serie di esercizi di Qi Gong: questa combinazione l’ha aiutato a rilassarsi e a non incorrere nell’ansia, che poteva prendere il sopravvento e compromettere la sua abilità nella tecnica.

Grazie alla pacatezza, ha mantenuto una forte consapevolezza della realtà ed è riuscito a tenere il suo ego sotto controllo.

In quell’allenamento ha imparato che l’agire senza la forza del proprio spirito porta sempre a cedere alle proprie emozioni o debolezze. Quindi il percorso giusto per lui è stato: <Non agire, lascia che tutto si calmi. Quando dovrai agire, fallo senza nessun ripensamento>

Il viaggio dell’allievo non finisce mai.

Il sentirti allievo anche quando sei già diventato insegnante, o comunque professionista, è la via giusta per l’eccellenza.

La persona che ha raggiunto il successo in una tecnica, è diventata brava in una cosa ma non lo è ancora in tutto il resto: quindi per essere umile, deve sempre sentirsi un allievo alle prime armi.

Questo è l’atteggiamento positivo, per diventare più bravi in ciò che si fa.

#determinazioneartigiapponesi

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